Accademia meneghina delle ipocrisie
(rettore enrico decleva & presidente giorgio napolitano)
http://firenze.repubblica.it/dettaglio/concorso-pilotato-prof-condannati/1574626
Università, la corte d'appello dà un anno a due docenti
Il concorso universitario per un posto di
professore associato di storia della filosofia antica che si svolse il
30 agosto 2001 a Siena fu predeterminato e pilotato, e in tal modo lese
la legittima aspettativa dei candidati «senza protettori» di essere
esaminati da commissari imparziali. E´ con ogni probabilità questo il
ragionamento dei giudici della corte di appello di Firenze che ieri
hanno condannato a un anno di reclusione per abuso d´ufficio due
illustri professori ordinari, Walter Leszl dell´università di Firenze e
Fernanda Caizzi Decleva dell´università statale di Milano, di cui suo
marito è rettore. I giudici d´appello hanno anche condannato i due
docenti a rifondere i danni morali alla professoressa Antonina Alberti,
che dopo essere stata bocciata aveva appreso che i nomi dei vincitori
erano stati decisi prima del concorso, ed era parte civile con
l´avvocato Nino Filastò.
La corte d´appello ha ribaltato il giudizio del tribunale di Siena, che
il 20 novembre 2007 aveva ritenuto di non poter sindacare sulle
valutazioni espresse dalla commissione di concorso e perciò aveva
assolto i due docenti e la presidente della commissione di concorso, la
professoressa Margherita Isnardi dell´università La Sapienza di Roma,
deceduta alcuni mesi fa.
Al centro del processo c´è la memorabile lettera che il professor Leszl
inviò il 3 agosto 2002 alla collega Gisela Striker di Harvard (e che
questa girò ad Antonina Alberti): una lettera nella quale Leszl
tracciava un cupo affresco del degrado dell´università italiana -
descrivendo riunioni fra professori per spartire i posti fra i
rispettivi protetti, anche al prezzo di far salire in cattedra docenti
accusati di plagio e addirittura arrestati per corruzione - e
sollecitava una forte pressione internazionale per fermare la decadenza
della disciplina, difendendo tuttavia, in tanta devastazione, soltanto
l´accordo per non far avanzare in carriera la professoressa Alberti.
Tutte le profezie del professor Leszl circa gli esiti dei futuri
concorsi si sono dimostrate esatte. «Le sue previsioni - ha scritto il
pm di Siena Mario Formisano nel suo appello contro la assoluzione -
erano frutto di una ferrea logica e di una pianificazione dettagliata».
Una logica che sembra presiedere buona parte dei concorsi
nell´università italiana, con gli esiti che sono sotto gli occhi di
tutti. Secondo Formisano, questi accordi spartitori non solo
costituiscono una evidente violazione di legge, ma determinano in sé un
danno ingiusto per i concorrenti senza protettori. Ieri in appello anche
il pg Eva Celotti ha sollecitato la condanna a sei mesi dei due
commissari. La corte è andata oltre, raddoppiando la pena.
La legge sui concorsi universitari non prevede la predeterminazione
delle commissioni. Prescrive il voto segreto. Lo scopo è quello di
garantire quanto più possibile l´imparzialità dei commissari. Gli
accordi spartitori, invece, prevedono la composizione di una determinata
commissione in vista della vittoria di determinati candidati protetti, e
dunque «più uguali degli altri». «Esiste una stretta interrelazione fra
i selettori e i selezionati», scrive il pm Formisano nell´appello. «Il
processo penale - precisa - non può ripercorrere una procedura
selettiva, non è nei suoi compiti». Le qualità e le competenze dei
candidati non possono essere valutate dai giudici. Però «non è possibile
negare che avere una commissione precostituita e programmata per
raggiungere un determinato risultato, dove ciascun esaminatore svolge la
sua funzione avendo già formulato un proprio giudizio, rappresenti una
grave menomazione per i candidati non rappresentati, estranei a logiche
di appartenenza». In conclusione, «la selezione illegale dei
verificatori già rappresenta un danno, ledendo le aspettative,
giuridicamente tutelate, di ciascun candidato ad essere esaminato da un
docente imparziale».
(14 gennaio 2009)
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